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Pet Therapy

La nostra esperienza nasce dal lavoro attraverso i cani con pazienti autistici e disabili di vario tipo, dagli interventi in ospedale pediatrico, scuole e carceri, esperienze rielaborate e consolidate attraverso le docenze nei corsi di formazione per il Fondo Sociale Europeo "Operatore in attività e terapia assistita con animali - pet therapy", il corso di formazione accreditato dal Ministero della Sanità "Pet Therapy, lo stato dell'arte presso la ASL Napoli 5, attraverso il coordinamento scientifico del progetto "Confido", riabilitazione e formazione detenute attraverso l'addestramento di cani di servizio per persone diversamente abili, la direzione scientifica del corso "Le applicazioni pratiche della pet therapy", il coordinamento scientifico del progetto "Hearing Dogs", formazione di cani per non udenti, attraverso gli anni di coordinamento scientifico dell'Associazione ANUCSS.

La terapia assisitita con animali trova il suo razionale in tutte quelle forme psicopatologiche e di disabilità che non consentono un'immediata espressione e verbalizzazione delle emozioni, caratteristiche delle tradizionali psicoterapie.
I cani sono gli animali più adatti a questo tipo di terapie vista la loro alta abilità sociale e la loro capacità di recepire e di trasmettere segnali comunicativi agli esseri umani. La vita in branco alla quale sono istintivamente preparati consente di esprimere una quantità di segnali comunicativi, allo scopo di creare dei legami e delle relazioni significative, con il vantaggio evolutivo di trovare la loro collocazione in seno al branco.

Nel rapporto con l'uomo tutto ciò si traduce in un'estrema disponibilità al rapporto e allo scambio affettivo attraverso il non verbale.
La facilità di comunicare emozioni e di inviare stimolazioni sensoriali reciproche costituisce per molti soggetti, inibiti proprio in questo tipo di scambio, un grosso veicolo di facilitazione all'espressione delle emozioni in una relazione. I feed-back positivi di un cane che viene dolcemente manipolato e che asseconda come un docile compagno le verbalizzazioni o i gesti della persona in terapia costituiscono un rinforzo positivo all'espressività emotiva.
Il tema delle indicazioni alla terapia diventa determinante nella verifica dell'efficacia di questo tipo d'interventi, che sembrano funzionare molo bene in alcuni casi e non in altri ( Brasic, 1998).
I cani offrono un legame affettivo con stabilità e dedizione indiscutibile, condizione utile per il recupero di situazioni di trauma relazionale e/o di disturbo psicopatologico grave, che non potrebbero altrimenti "fidarsi" del solo terapista umano (Altschuler, 1999; Arnold, 1995; Perris, 1992). Uno studio (Zisselman et al., 1996) condotto su persone anziane ricoverate con psicopatologie gravi dimostra una diminuzione dell'irritabilità nei pazienti seguiti con terapia assistita con cani se confrontati ad un intervento di semplice esercizio fisico. Altri studi condotti sempre su anziani istituzionalizzati (Savishinsky, 1992; Hoffman, 1991) evidenzia l'effetto positivo della terapia assistita con cani nel creare un clima maggiormente domestico e familiare nelle visite di volontari, cos" come risultano altamente positivi gli effetti su pazienti psichiatrici anziani, se comparati con quelli d'altri trattamenti (Haughie et al., 1992). Negli anziani sembrano migliorare anche i disturbi del linguaggio (Adams, 1997).

Sempre positivi sui livelli d'ansia e depressione interventi con cani in donne carcerate (Walsh et al., 1994).
Indubbi sono gli effetti positivi su bambini con problemi familiari traumatici (Hoelscher, 1993; Mallon, 1994) e con disturbi d'apprendimento (Limond et al., 1997).
Gli esempi potrebbero continuare a lungo: la valutazione dell'efficacia della terapia assistita con animali hanno le stese annose implicazione della ricerca in psicoterapia tout court: la complessità dei disegni sperimentali e la difficoltà di valutare i cambiamenti se non all'interno di microanalisi complesse piuttosto che di risultati macroscopici ed immediatamente evidenti.
Studi riportano come sia possibile effettuare valutazioni in doppio cieco e di come pazienti "gravi" possano trarre vantaggi verificabili dalla terapia assistita con animali (Draper et al., 1990). Gli effetti generali, validi per tutti tipi di patologie, riguardano essenzialmente la riduzione dello stress ed il miglioramento delle possibilità di "attaccamento" sul piano affettivo-cognitivo (Siegel, 1993).

Comunque la terapia assistita con animali sembra poter essere somministrata in setting non dannosi per la salute e relativamente esenti da rischi sia per pazienti e terapeuti (Schantz, 1990) ma anche per gli stessi cani(Iannuzzi, 1991), purché sia centrale il tema della scelta degli animali caratterialmente adatti per questo tipo di lavoro, ed ancor di più la scelta di "quel" cane per "quei pazienti", scelta che può essere effettuata solo da un team che preveda al suo interno esperti istruttori cinofili e psicoterapeuti.

Bibliografia

Altschuler, Eric Lewin: "Pet-facilitated therapy for posttraumatic stress disorder." Annals of Clinical Psychiatry. 1999 Mar Vol 11(1) 29-30 
Brasic, James Robert "Pets and health". Psychological Reports. 1998 Dec Vol 83(3, Pt 1) 1011-1024 
Crowley-Robinson, Patricia; Blackshaw, Judith K. : "Nursing home staffs' empathy for a missing therapy dog, their attitudes to animal-assisted therapy programs and
suitable dog breeds." Anthrozooes. 1998 Vol 11(2) 101-104 
Zisselman, Marc H.; Rovner, Barry W.; Shmuely, Yochi; Ferrie, Patricia: "A pet therapy intervention with geriatric psychiatry inpatients." American Journal of Occupational Therapy. 1996 Jan Vol 50(1) 47-51
Savishinsky: "Intimacy, domesticity and pet therapy with the elderly: Expectation and experience among nursing home volunteers." Social Science & Medicine. 1992 Jun Vol 34(12) 1325-1334 
Walsh, Paul G.; Mertin, Peter G.: "The training of pets as therapy dogs in a women's prison: A pilot study." Anthrozooes. 1994 Vol 7(2) 124-128
Haughie, Elaine; Milne, Derek; Elliott, Valerie: " An evaluation of companion pets with elderly psychiatric patients." Behavioural Psychotherapy. 1992 Vol 20(4) 367-372 
Draper, Ronald J.; Gerber, Gary J.; Layng, E. Marnie: "Defining the role of pet animals in psychotherapy. " Psychiatric Journal of the University of Ottawa. 1990 Sep Vol 15(3) 169-172 
Siegel, Judith M.: "Companion animals: In sickness and in health. "Journal of Social Issues. 1993 Spr Vol 49(1) 157-167 
Schantz, Peter M. : "Preventing potential health hazards incidental to the use of pets in therapy". Anthrozooes. 1990 Sum Vol 4(1) 14-23 
Arnold, J. Cleveland : "Therapy dogs and the dissociative patient: Preliminary observations." Dissociation: Progress in the Dissociative Disorders. 1995 Dec Vol 8(4) 247-252 ; 
Perris, Carlo: "Integrating psychotherapeutic strategies in the treatment of young severely disturbed patients. " Journal of Cognitive Psychotherapy. 1992 Fal Vol 6(3) 205-219
Hoffman, Rosemary G. :"Companion animals: A therapeutic measure for elderly patients.". Journal of Gerontological Social Work. 1991 Vol 18(1-2) 195-205 
Iannuzzi, Dorothea; Rowan, Andrew N.: "Ethical issues in animal-assisted therapy programs. " Anthrozooes. 1991 Win Vol 4(3) 154-163
Hoelscher, Kathleen; Garfat, Thom. "Talking to the animal." Journal of Child & Youth Care. 1993 Vol 8(3) 87-92 
Limond, Jennifer A.; Bradshaw, John W. S.; Cormack, K. F. Magnus : "Behavior of children with learning disabilities interacting with a therapy dog. " Anthrozooes. 1997 Vol 10(2-3) 84-89 
Adams, Deborah L.: "Animal-assisted enhancement of speech therapy: A case study. " Anthrozooes. 1997 Vol 10(1) 53-56 
Mallon, Gerald P.: "Some of our best therapists are dogs." Child & Youth Care Forum. 1994 Apr Vol 23(2) 89-101